Ci mancavi solo tu,
adesso,
con quegli occhi
e quel tuo modo di vestire,
a mille chilometri,
distante,
in quella foto,
che sembra di nove anni fa
e forse è solo ieri,
che eravamo seduti su una panchina
e tu facevi scuola guida.
22 dicembre 2009
19 dicembre 2009
Chiara
Come un anno fa: a Milano,
a vivere e a ricordare,
con una persona speciale,
più cose di quante non ne possieda,
più cose di quante non ne meriti.
Le cose mi sfuggono,
dalle mani
e davvero,
non riesco più a controllare,
niente,
io che mi pensavo così forte,
indistruttibile,
non riesco neanche a dissuadere,
me stesso,
dal non prendere una decisione,
chiara.
a vivere e a ricordare,
con una persona speciale,
più cose di quante non ne possieda,
più cose di quante non ne meriti.
Le cose mi sfuggono,
dalle mani
e davvero,
non riesco più a controllare,
niente,
io che mi pensavo così forte,
indistruttibile,
non riesco neanche a dissuadere,
me stesso,
dal non prendere una decisione,
chiara.
18 dicembre 2009
Dèja vu
La neve copre tutto,
come ogni anno di questi tempi,
ma soprattutto mi confonde,
come ogni anno di questi tempi..
Fa freddo e scivolo,
sui miei pensieri ghiacciati,
ibernati,
in un susseguirsi di episodi,
allacciati,
gli uni agli altri,
ordinati e allineati,
come caseggiati,
affacciati,
sul mio andare,
sul mio marciare,
avanti.
come ogni anno di questi tempi,
ma soprattutto mi confonde,
come ogni anno di questi tempi..
Fa freddo e scivolo,
sui miei pensieri ghiacciati,
ibernati,
in un susseguirsi di episodi,
allacciati,
gli uni agli altri,
ordinati e allineati,
come caseggiati,
affacciati,
sul mio andare,
sul mio marciare,
avanti.
16 dicembre 2009
10 dicembre 2009
Dentro
Ho provato a cambiare,
a modificare, a sostituire,
a trasformare, a correggere,
a viaggiare, a convertire,
a rimuovere e a spostare.
Ma i difetti restano,
insopprimibili,
inestinguibili
e si trattengono,
indugiano e si accampano,
fuori dalla porta,
ad attendere,
ad aspettare,
che tu ritorni ad uscire,
fuori,
a farti vedere,
a farti radiografare,
per come sei costruito,
per come sei fabbricato
e per come sei formato,
dentro.
a modificare, a sostituire,
a trasformare, a correggere,
a viaggiare, a convertire,
a rimuovere e a spostare.
Ma i difetti restano,
insopprimibili,
inestinguibili
e si trattengono,
indugiano e si accampano,
fuori dalla porta,
ad attendere,
ad aspettare,
che tu ritorni ad uscire,
fuori,
a farti vedere,
a farti radiografare,
per come sei costruito,
per come sei fabbricato
e per come sei formato,
dentro.
5 dicembre 2009
Saudade
Le cose passano,
in questo periodo,
monotono, nudo e scomodo.
Sono tornato da Catania,
con la febbre,
l'otalgia e una nostalgia,
per quello ch'è passato
e che si è ammassato,
nella mia mente,
che lentamente,
se ne fa una ragione,
come chi è in prigione
e sa che non esiste alternativa,
abrogativa,
al proprio destino.
in questo periodo,
monotono, nudo e scomodo.
Sono tornato da Catania,
con la febbre,
l'otalgia e una nostalgia,
per quello ch'è passato
e che si è ammassato,
nella mia mente,
che lentamente,
se ne fa una ragione,
come chi è in prigione
e sa che non esiste alternativa,
abrogativa,
al proprio destino.
16 novembre 2009
Per mesi
Stasera ho riportato indietro la macchina,
con la quale ti ho guidato, per mesi,
nella quale ti ho pensato e immaginato, per ore,
dentro la quale abbiamo scopato,
sotto i tralicci dell'alta tensione,
in mezzo ad un'afa infernale,
che mi faceva sudare,
che ti faceva venire,
su di me, a stringerci,
a non starci,
comodi,
ma bene a sufficienza,
da non riuscire a stare senza,
i nostri splendidi corpi,
che s'avvinghiavano,
che si desideravano,
nonostante il frastorno,
nonostante il mondo intorno,
che ci siamo portati in giro,
un amore disadorno,
ma splendido, per quello ch'è stato
e magico, per quanto sia durato.
con la quale ti ho guidato, per mesi,
nella quale ti ho pensato e immaginato, per ore,
dentro la quale abbiamo scopato,
sotto i tralicci dell'alta tensione,
in mezzo ad un'afa infernale,
che mi faceva sudare,
che ti faceva venire,
su di me, a stringerci,
a non starci,
comodi,
ma bene a sufficienza,
da non riuscire a stare senza,
i nostri splendidi corpi,
che s'avvinghiavano,
che si desideravano,
nonostante il frastorno,
nonostante il mondo intorno,
che ci siamo portati in giro,
un amore disadorno,
ma splendido, per quello ch'è stato
e magico, per quanto sia durato.
31 ottobre 2009
24 ottobre 2009
Perchè è semplicemente splendida
Nel cielo di cenere,
affonda il giorno dentro l'onda,
sull'orlo della sera,
temo sparirmi anch'io nell'ombra,
la notte che viene, è un'orchestra,
di lucciole e ginestra.
Tra echi di brindisi e fuochi,
vedovo di te,
sempre solo, sempre a parte,
abbandonato,
quanto più mi allontano lei ritorna,
nella pena di una morna.
E sull'amore che sento,
soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro,
nascosto nel buio e nel mar,
grido non più,
immaginare ancor,
tanto qui, c'è soltanto vento
e parole di allora.
E il vento della sera sarà,
che bagna e poi s'asciuga
e labbra che ricordano e voci
e carne che si scuote sarà,
sarà l'assenza che m'innamora
come m'innamorò...
Tristezza che non viene da sola
e non viene da ora,
ma si nutre e si copre dei giorni
passati in malaora.
Quando è sprecata,
la vita,
una volta,
è sprecata in ogni dove.
E sull'amore che sento,
soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro,
nascosto nel buio e nel mar,
grido non più,
immaginare ancor,
quel che è dentro è soltanto vento
e rimpianto di allora.
E il vento della sera sarà,
che bagna e poi s'asciuga
e ancora musica e sorriso sarà
e cuore che non tace,
la schiuma dei miei giorni sarà,
che si gonfia e poi si spuma.
Sarà l'anima che torna,
nella festa di una morna.
(Vinicio Capossela)
affonda il giorno dentro l'onda,
sull'orlo della sera,
temo sparirmi anch'io nell'ombra,
la notte che viene, è un'orchestra,
di lucciole e ginestra.
Tra echi di brindisi e fuochi,
vedovo di te,
sempre solo, sempre a parte,
abbandonato,
quanto più mi allontano lei ritorna,
nella pena di una morna.
E sull'amore che sento,
soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro,
nascosto nel buio e nel mar,
grido non più,
immaginare ancor,
tanto qui, c'è soltanto vento
e parole di allora.
E il vento della sera sarà,
che bagna e poi s'asciuga
e labbra che ricordano e voci
e carne che si scuote sarà,
sarà l'assenza che m'innamora
come m'innamorò...
Tristezza che non viene da sola
e non viene da ora,
ma si nutre e si copre dei giorni
passati in malaora.
Quando è sprecata,
la vita,
una volta,
è sprecata in ogni dove.
E sull'amore che sento,
soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'è grande la notte e il pensiero tuo dentro,
nascosto nel buio e nel mar,
grido non più,
immaginare ancor,
quel che è dentro è soltanto vento
e rimpianto di allora.
E il vento della sera sarà,
che bagna e poi s'asciuga
e ancora musica e sorriso sarà
e cuore che non tace,
la schiuma dei miei giorni sarà,
che si gonfia e poi si spuma.
Sarà l'anima che torna,
nella festa di una morna.
(Vinicio Capossela)
16 ottobre 2009
Le mie ultime due settimane
Le camere d'albergo
mi hanno ospitato,
liberato,
da un pensiero ricorrente,
assillante,
da non lasciar libero il fiato,
di inspirare liberamente,
senza dover tornare,
inutilmente,
sugli stessi dubbi
e preoccupazioni,
che non serve a niente,
imparanoiarsi,
che tanto le cose vanno da sole,
senza troppo concentrarsi,
su di esse.
mi hanno ospitato,
liberato,
da un pensiero ricorrente,
assillante,
da non lasciar libero il fiato,
di inspirare liberamente,
senza dover tornare,
inutilmente,
sugli stessi dubbi
e preoccupazioni,
che non serve a niente,
imparanoiarsi,
che tanto le cose vanno da sole,
senza troppo concentrarsi,
su di esse.
2 ottobre 2009
Addio
Una settimana è appena passata,
o sta passando, osservando,
passare, sette anni,
sfumati, finiti, terminati,
per sempre,
svaniti, spariti,
nel niente,
che adesso tutto è lontano,
da non vederci più,
da quanto è buio,
da non parlarci più,
per sentirci meglio
aspettando di capire
e soprattutto di accettare,
che il tempo è scaduto,
il percorso completato
e il viaggio terminato,
per sempre.
o sta passando, osservando,
passare, sette anni,
sfumati, finiti, terminati,
per sempre,
svaniti, spariti,
nel niente,
che adesso tutto è lontano,
da non vederci più,
da quanto è buio,
da non parlarci più,
per sentirci meglio
aspettando di capire
e soprattutto di accettare,
che il tempo è scaduto,
il percorso completato
e il viaggio terminato,
per sempre.
26 settembre 2009
23 settembre 2009
Altri nomi
Avremo altri nomi
e altri modi per perderli di nuovo,
chiameremo nuovi numeri
e avremo altri nomi
e altri modi per perderli di nuovo.
E' venuto il momento di andare
e di dimenticare,
ciò che era e ciò che è stato,
ciò che era e ciò che è stato.
(Emidio Clementi)
e altri modi per perderli di nuovo,
chiameremo nuovi numeri
e avremo altri nomi
e altri modi per perderli di nuovo.
E' venuto il momento di andare
e di dimenticare,
ciò che era e ciò che è stato,
ciò che era e ciò che è stato.
(Emidio Clementi)
3 settembre 2009
Come eroina
Mi sto disintossicando,
da te,
dalle tue scorie,
liberarandomi,
ripulendomi,
il sangue,
le vene
e i polmoni,
di quel tuo narcotico,
euforizzante,
che mi ha confuso,
durante,
questo periodo,
accecante,
che non mi ha permesso di vedere,
che non mi ha lasciato il tempo di capire,
chi ero io, davvero
e cosa volevi tu, sul serio
da me,
da te,
che non c'è mai,
un rancore,
per quello ch'è passato,
se davvero ti è piaciuto
e ti ha fatto stare bene,
essere, per me,
bianca e cristallina,
come l'eroina.
da te,
dalle tue scorie,
liberarandomi,
ripulendomi,
il sangue,
le vene
e i polmoni,
di quel tuo narcotico,
euforizzante,
che mi ha confuso,
durante,
questo periodo,
accecante,
che non mi ha permesso di vedere,
che non mi ha lasciato il tempo di capire,
chi ero io, davvero
e cosa volevi tu, sul serio
da me,
da te,
che non c'è mai,
un rancore,
per quello ch'è passato,
se davvero ti è piaciuto
e ti ha fatto stare bene,
essere, per me,
bianca e cristallina,
come l'eroina.
29 agosto 2009
Risposte
Le risposte arrivano,
quando meno te lo aspetti,
così da piantarla di chiederti,
sempre,
le stesse cose,
che tanto non cambiano,
se non sei tu a farle cambiare,
ad accettarle,
per quelle che sono,
che,
anche se hai sbagliato: amen.
L'errore l'hai già compiuto
ed il colpo, l'hai già accusato.
quando meno te lo aspetti,
così da piantarla di chiederti,
sempre,
le stesse cose,
che tanto non cambiano,
se non sei tu a farle cambiare,
ad accettarle,
per quelle che sono,
che,
anche se hai sbagliato: amen.
L'errore l'hai già compiuto
ed il colpo, l'hai già accusato.
21 agosto 2009
Scomparire
Si viaggia,
parecchio,
in sto periodo,
senza fermarsi,
mai,
a guardare,
a pensare,
oppure a capire,
meno male,
mi verrebbe da dire,
ch'è meglio farlo trascorrere,
dalle mani, sfuggire,
sto periodo,
per poi farlo morire,
svanire,
per sempre
e nel nulla,
scomparire.
parecchio,
in sto periodo,
senza fermarsi,
mai,
a guardare,
a pensare,
oppure a capire,
meno male,
mi verrebbe da dire,
ch'è meglio farlo trascorrere,
dalle mani, sfuggire,
sto periodo,
per poi farlo morire,
svanire,
per sempre
e nel nulla,
scomparire.
16 agosto 2009
Agosto
Il tempo si è fermato,
adesso,
in un limbo,
d'agosto,
a dividere,
a distinguere,
creando un solco,
tra quello ch'è già finito
e quello,
che non è ancora iniziato.
adesso,
in un limbo,
d'agosto,
a dividere,
a distinguere,
creando un solco,
tra quello ch'è già finito
e quello,
che non è ancora iniziato.
5 agosto 2009
Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile
La vita è una,
non torna
e per quello che dura,
va vissuta,
in pieno,
mai fermata, mai temuta,
che non serve a niente,
aver paura,
ch'è sempre meglio,
aver premura,
di esistere,
di ridere,
di quello che ci accade,
di quello che succede,
che c'è un destino,
forse,
ed è già scritto,
quindi è inutile affannarsi,
a cercare il tragitto,
edonista,
che resista,
alle intemperie,
deleterie,
che ci fanno preoccupare,
che tanto tutto passa,
sconquassa,
ogni nostro piano,
ogni nostro progetto,
da rendere incontrollabile,
da rendere incomprensibile,
ogni trasmissione,
che riprenderà,
il più presto possibile.
non torna
e per quello che dura,
va vissuta,
in pieno,
mai fermata, mai temuta,
che non serve a niente,
aver paura,
ch'è sempre meglio,
aver premura,
di esistere,
di ridere,
di quello che ci accade,
di quello che succede,
che c'è un destino,
forse,
ed è già scritto,
quindi è inutile affannarsi,
a cercare il tragitto,
edonista,
che resista,
alle intemperie,
deleterie,
che ci fanno preoccupare,
che tanto tutto passa,
sconquassa,
ogni nostro piano,
ogni nostro progetto,
da rendere incontrollabile,
da rendere incomprensibile,
ogni trasmissione,
che riprenderà,
il più presto possibile.
3 agosto 2009
Soli-loqui
Provo a raggiungermi,
ad ascoltarmi,
cercando di non distrarmi,
di non farmi distrarre,
dai pericoli, che corre,
il mio sfiorare,
il mio toccare,
quelle cose che sarebbe,
consigliabile,
lasciare,
perdere,
per non ritrovarsi,
ad annegare,
in monologhi, insulsi,
da annientare,
qualsiasi slancio,
nel cercare un gancio,
a cui tenersi,
a cui aggrapparsi,
per sentirsi,
meno soli.
ad ascoltarmi,
cercando di non distrarmi,
di non farmi distrarre,
dai pericoli, che corre,
il mio sfiorare,
il mio toccare,
quelle cose che sarebbe,
consigliabile,
lasciare,
perdere,
per non ritrovarsi,
ad annegare,
in monologhi, insulsi,
da annientare,
qualsiasi slancio,
nel cercare un gancio,
a cui tenersi,
a cui aggrapparsi,
per sentirsi,
meno soli.
23 luglio 2009
Alice #2
Un anno fa,
mi sono innamorato,
di te,
anche se non lo sapevo,
non immaginavo,
che lo stessi facendo,
che stessi cadendo,
nei tuoi occhi,
che hanno fatto il resto
e senza fare un gesto,
mi hanno soggiogato,
piegato, obbligato,
a pensarti,
a volerti,
a cercarti,
con ogni nervo,
con ogni respiro,
desiderarti,
sopra ogni cosa,
in maniera vorticosa,
è esplosa,
la mia esistenza,
la mia resistenza,
è svanita,
sfumata,
nei sogni, bruciata,
nell'attendere,
nell'aspettare,
quell'istante,
quel momento, infinito,
in cui,
finalmente, poi,
mi hai baciato.
mi sono innamorato,
di te,
anche se non lo sapevo,
non immaginavo,
che lo stessi facendo,
che stessi cadendo,
nei tuoi occhi,
che hanno fatto il resto
e senza fare un gesto,
mi hanno soggiogato,
piegato, obbligato,
a pensarti,
a volerti,
a cercarti,
con ogni nervo,
con ogni respiro,
desiderarti,
sopra ogni cosa,
in maniera vorticosa,
è esplosa,
la mia esistenza,
la mia resistenza,
è svanita,
sfumata,
nei sogni, bruciata,
nell'attendere,
nell'aspettare,
quell'istante,
quel momento, infinito,
in cui,
finalmente, poi,
mi hai baciato.
20 luglio 2009
Decidere
Si ha paura del futuro,
a volte,
di decidere,
per se stessi
e anche per gli altri,
quegli altri:
che ogni giorno,
ci girano intorno,
in capogiri,
nei sospiri,
che ci rimediano,
che ci procurano
e abbiamo paura di farci male,
di scavare e di ferire,
qualcuno:
quel qualcuno,
che ci ha incantato,
che ci ha rubato,
per lasciarci,
soli, ad aspettare,
che possa arrivare
e decidere,
per noi.
a volte,
di decidere,
per se stessi
e anche per gli altri,
quegli altri:
che ogni giorno,
ci girano intorno,
in capogiri,
nei sospiri,
che ci rimediano,
che ci procurano
e abbiamo paura di farci male,
di scavare e di ferire,
qualcuno:
quel qualcuno,
che ci ha incantato,
che ci ha rubato,
per lasciarci,
soli, ad aspettare,
che possa arrivare
e decidere,
per noi.
16 luglio 2009
Wish away nightmare
E' un campo minato,
la vita,
la mia almeno
e in ogni modo,
in qualche maniera,
qualcosa esplode,
spacca, disintegra, distrugge.
Danni collaterali,
per ogni gesto,
ogni parola,
ineluttabili,
come i sogni,
che spesso sono incubi.
la vita,
la mia almeno
e in ogni modo,
in qualche maniera,
qualcosa esplode,
spacca, disintegra, distrugge.
Danni collaterali,
per ogni gesto,
ogni parola,
ineluttabili,
come i sogni,
che spesso sono incubi.
8 luglio 2009
Tutto
Tutti sanno tutto,
cos'è giusto o sbagliato,
per te,
per come sei fatto,
perchè loro lo sanno,
perchè loro ti conoscono,
ma non ti chiederanno,
come stai?
cosa vuoi?
ti diranno,
che stai sbagliando,
che stai rovinando,
che stai gettando,
qualcosa,
come la tua vita,
per aria,
da qualche parte,
che non è dalla tua,
perchè sei in errore,
perchè è solo un momento,
di transizione,
che capita a tutti,
di essere distratti,
anche a loro,
persino,
che hanno sempre saputo
e sempre sapranno, tutto...
di tutti.
cos'è giusto o sbagliato,
per te,
per come sei fatto,
perchè loro lo sanno,
perchè loro ti conoscono,
ma non ti chiederanno,
come stai?
cosa vuoi?
ti diranno,
che stai sbagliando,
che stai rovinando,
che stai gettando,
qualcosa,
come la tua vita,
per aria,
da qualche parte,
che non è dalla tua,
perchè sei in errore,
perchè è solo un momento,
di transizione,
che capita a tutti,
di essere distratti,
anche a loro,
persino,
che hanno sempre saputo
e sempre sapranno, tutto...
di tutti.
4 luglio 2009
Ormeggi
E' meglio lasciar stare,
è meglio non sapere,
è meglio non capire.
Si fa prima a restare,
ancorati,
alle nostre paure,
alle nostre sciagure,
che ci lasciano soli,
ad aspettare,
carezzevoli,
a sognare,
impavidi,
nel non-vivere,
ad ormeggiare,
fervidi e immobili...
immaginare.
è meglio non sapere,
è meglio non capire.
Si fa prima a restare,
ancorati,
alle nostre paure,
alle nostre sciagure,
che ci lasciano soli,
ad aspettare,
carezzevoli,
a sognare,
impavidi,
nel non-vivere,
ad ormeggiare,
fervidi e immobili...
immaginare.
26 giugno 2009
I have pulled myself clear
L'atmosfera si è rarefatta,
la tensione si è liquefatta,
intorno a me,
non rimango che io,
con un ricordo,
che ha otto anni,
ormai
e malgrado ciò,
non mi abbandona,
che sono libero,
che sono l'unico,
come me,
a pensare,
a cercare,
che c'è sempre da ascoltare,
mentre camminiamo,
sui binari,
ad aspettare.
la tensione si è liquefatta,
intorno a me,
non rimango che io,
con un ricordo,
che ha otto anni,
ormai
e malgrado ciò,
non mi abbandona,
che sono libero,
che sono l'unico,
come me,
a pensare,
a cercare,
che c'è sempre da ascoltare,
mentre camminiamo,
sui binari,
ad aspettare.
24 giugno 2009
Promesse
Uso le frasi degli altri,
per parlarti,
per raggiungerti,
che non so mai dove sei
e non sei mai dove ti vorrei,
accanto,
a quel tuo disincanto,
di un traguardo mai raggiunto,
la paura di un rimpianto,
con in mano i pezzi,
di quel tuo cuore infranto,
perchè lo sai,
che promesse,
non ce ne possiamo fare
e che di garanzie,
non ce ne possiamo dare.
per parlarti,
per raggiungerti,
che non so mai dove sei
e non sei mai dove ti vorrei,
accanto,
a quel tuo disincanto,
di un traguardo mai raggiunto,
la paura di un rimpianto,
con in mano i pezzi,
di quel tuo cuore infranto,
perchè lo sai,
che promesse,
non ce ne possiamo fare
e che di garanzie,
non ce ne possiamo dare.
20 giugno 2009
Postumi
Si acquisiscono i turbamenti,
deprimenti,
di un venerdi sera,
passato ad aspettare,
passare,
qualcuno che potesse capire,
che riuscisse ad abbracciare,
quelle voglie incontrollate,
perse, dietro,
ad un vodka red bull,
a sorseggiare,
un'emozione sbagliata,
nel generarsi,
nel generare,
un'attesa,
da un'idea, craniolesa,
sospesa
e infine arresa.
deprimenti,
di un venerdi sera,
passato ad aspettare,
passare,
qualcuno che potesse capire,
che riuscisse ad abbracciare,
quelle voglie incontrollate,
perse, dietro,
ad un vodka red bull,
a sorseggiare,
un'emozione sbagliata,
nel generarsi,
nel generare,
un'attesa,
da un'idea, craniolesa,
sospesa
e infine arresa.
15 giugno 2009
Ossessioni
Ne abbiamo sempre una
e quell'una s'attacca,
a un'altra
e siamo sfortunati,
perchè ce n'è sempre una...
Sempre una,
nuova,
a controllarci,
a rassicurarci,
che senza è impossibile starci,
è inutile,
cercarci,
dentro, un motivo,
una soluzione,
che ti sottragga,
dall'assuefazione...
Che più ne hai
e più hai bisogno,
di qualsiasi,
ossessione.
e quell'una s'attacca,
a un'altra
e siamo sfortunati,
perchè ce n'è sempre una...
Sempre una,
nuova,
a controllarci,
a rassicurarci,
che senza è impossibile starci,
è inutile,
cercarci,
dentro, un motivo,
una soluzione,
che ti sottragga,
dall'assuefazione...
Che più ne hai
e più hai bisogno,
di qualsiasi,
ossessione.
11 giugno 2009
Lo scrivo a te
A te,
che mi hai rapito,
che mi hai conquistato,
che mi fai perdere il fiato.
A te,
che mi stai regalando un sogno,
che sai di cosa ho bisogno.
A te,
che mi confondi,
che effondi,
il tuo sapore,
il tuo colore,
inebriandomi,
accarezzandomi,
l'anima.
A te,
che sei bellissima,
che sei fantastica,
che sei unica,
semplicemente.
che mi hai rapito,
che mi hai conquistato,
che mi fai perdere il fiato.
A te,
che mi stai regalando un sogno,
che sai di cosa ho bisogno.
A te,
che mi confondi,
che effondi,
il tuo sapore,
il tuo colore,
inebriandomi,
accarezzandomi,
l'anima.
A te,
che sei bellissima,
che sei fantastica,
che sei unica,
semplicemente.
6 giugno 2009
Dove?
Dove ti porta il tuo cuore?
A startene a casa, sul divano,
a fumare, per poi addormentarti
e non chiamare,
spegnere il cellulare.
C'è sempre un motivo,
per starsene da soli,
per non vedersi
e abbarbicarsi,
su quelle certezze,
che non metti mai in gioco,
perchè non giochi mai col fuoco...
A startene a casa, sul divano,
a fumare, per poi addormentarti
e non chiamare,
spegnere il cellulare.
C'è sempre un motivo,
per starsene da soli,
per non vedersi
e abbarbicarsi,
su quelle certezze,
che non metti mai in gioco,
perchè non giochi mai col fuoco...
1 giugno 2009
Moonshine
Ripenso al tuo volto,
illuminato dal neon,
al tuo sguardo
e a tutto il resto...
sei magnifica,
fuori e dentro
e più ti scopro
e più non mi accontento...
illuminato dal neon,
al tuo sguardo
e a tutto il resto...
sei magnifica,
fuori e dentro
e più ti scopro
e più non mi accontento...
23 maggio 2009
Sguardi
Sguardi,
maledetti,
che non mi fanno uscire,
che non mi fanno vegliare,
che se dormo,
ti sogno,
poi mi sveglio
e non ti ho intorno.
Che ti cerco
e t'immagino,
che ti odio
e mi biasimo
e non ne vengo mai a capo
e non trovo mai un rimedio,
a te,
che mi guardi,
con quegli sguardi,
che mi fanno impazzire,
che mi fanno cercare,
una ragione,
che mi possa aiutare
a gestire questa cosa,
che ancora non so,
come chiamare.
maledetti,
che non mi fanno uscire,
che non mi fanno vegliare,
che se dormo,
ti sogno,
poi mi sveglio
e non ti ho intorno.
Che ti cerco
e t'immagino,
che ti odio
e mi biasimo
e non ne vengo mai a capo
e non trovo mai un rimedio,
a te,
che mi guardi,
con quegli sguardi,
che mi fanno impazzire,
che mi fanno cercare,
una ragione,
che mi possa aiutare
a gestire questa cosa,
che ancora non so,
come chiamare.
12 maggio 2009
Nel mentre
Mi hai aspettato
e poi parlato, chiarito,
così da dircele in faccia,
sputarcele,
da sentirsi meglio
da cancellare qualsiasi sbaglio.
Che potevamo farlo prima,
che potevi dirlo prima...
Ci sono stata male anch'io, m'hai detto,
ed è svanito ogni sospetto,
ogni segreto maledetto,
a liberare gli occhi e l'aria,
e nel mentre ci sfuggivamo
e nel mentre ci guardavamo...
nonostante i ray-ban.
e poi parlato, chiarito,
così da dircele in faccia,
sputarcele,
da sentirsi meglio
da cancellare qualsiasi sbaglio.
Che potevamo farlo prima,
che potevi dirlo prima...
Ci sono stata male anch'io, m'hai detto,
ed è svanito ogni sospetto,
ogni segreto maledetto,
a liberare gli occhi e l'aria,
e nel mentre ci sfuggivamo
e nel mentre ci guardavamo...
nonostante i ray-ban.
8 maggio 2009
Adesso
Adesso che lo so,
tutto appare diverso,
per quello che mi è concesso,
di dire, di fare o di pensare,
a te,
che la prendi con filosofia la vita:
la mia.
Adesso, mi accorgo, che forse,
sarebbe stato meglio,
abbandonare quella poesia,
per essere come gli altri,
per essere insignificanti,
davanti,
a quel tuo sorriso,
che ha sempre deciso,
per entrambi.
tutto appare diverso,
per quello che mi è concesso,
di dire, di fare o di pensare,
a te,
che la prendi con filosofia la vita:
la mia.
Adesso, mi accorgo, che forse,
sarebbe stato meglio,
abbandonare quella poesia,
per essere come gli altri,
per essere insignificanti,
davanti,
a quel tuo sorriso,
che ha sempre deciso,
per entrambi.
7 maggio 2009
E quindi?
E quindi il risultato
è stato sfiorarci, guardandoci,
in quegli occhi,
in cui hai visto cosa?
In cui hai visto chi?
Pure tu sei strano, m'hai detto,
ma questo già lo sapevi,
quando quei pensieri,
traballavano,
che non erano sinceri,
appesi ai fili ad asciugare,
a sbiadire, a sparire,
mantre ascoltavamo Mardy Bum,
ridendo e sperando,
di poter svoltare, a quell'incrocio,
dove non hai mai voluto girare,
per paura di restare,
da sola.
è stato sfiorarci, guardandoci,
in quegli occhi,
in cui hai visto cosa?
In cui hai visto chi?
Pure tu sei strano, m'hai detto,
ma questo già lo sapevi,
quando quei pensieri,
traballavano,
che non erano sinceri,
appesi ai fili ad asciugare,
a sbiadire, a sparire,
mantre ascoltavamo Mardy Bum,
ridendo e sperando,
di poter svoltare, a quell'incrocio,
dove non hai mai voluto girare,
per paura di restare,
da sola.
3 maggio 2009
Apparente
Lascio trascorrere eventi,
che sembrano far finta,
di niente mentre,
continuo a farmi domande, languide,
da apparire gravide,
di risposte imposte,
dagli atteggiamenti incongruenti,
con quello che dici,
con quello che penso,
da non seguirne mai un senso,
apparente,
mente, occhi e schiena,
in una piena di sensazioni,
che mi regali,
nonostante tutto,
ciò che s'è distrutto.
che sembrano far finta,
di niente mentre,
continuo a farmi domande, languide,
da apparire gravide,
di risposte imposte,
dagli atteggiamenti incongruenti,
con quello che dici,
con quello che penso,
da non seguirne mai un senso,
apparente,
mente, occhi e schiena,
in una piena di sensazioni,
che mi regali,
nonostante tutto,
ciò che s'è distrutto.
29 aprile 2009
Cancellare
Ho voglia di cancellare,
che di errori se ne fanno,
e loro non usano perdonare,
chi li compie, chi li genera,
sbagliando nel muoversi
e nel movimentare,
cose e suppellettili che possono
infrangersi, che possono cadere,
dalle mani, scivolare,
per poi osservane i cocci, in terra...
e non aver la voglia di pulire.
che di errori se ne fanno,
e loro non usano perdonare,
chi li compie, chi li genera,
sbagliando nel muoversi
e nel movimentare,
cose e suppellettili che possono
infrangersi, che possono cadere,
dalle mani, scivolare,
per poi osservane i cocci, in terra...
e non aver la voglia di pulire.
27 aprile 2009
Adattarmi
Continuo a pensare a quanto mi hai detto:
non mi sento diverso,
sono gli altri, casomai,
ad esserlo.
Se soltanto ci riuscissi,
farei anch'io,
tutto quello che fate voi:
cosa mi costerebbe?
Nulla, in fondo,
è solo che non voglio,
adattarmi,
a questo mondo.
non mi sento diverso,
sono gli altri, casomai,
ad esserlo.
Se soltanto ci riuscissi,
farei anch'io,
tutto quello che fate voi:
cosa mi costerebbe?
Nulla, in fondo,
è solo che non voglio,
adattarmi,
a questo mondo.
26 aprile 2009
All'erta
Ho dato in appalto la mia vita,
ricucendomi i polsi, di necessità.
Ho pitturato di fresco,
le pareti della mia anima,
con del giallo e del verde:
così da bagnare di vitalità,
questo fine aprile,
incatramato, grigio e piovoso,
che sembra mi voglia trattenere,
che sembra voglia farmi aspettare,
ancora un po',
qualcosa,
per tenermi sempre all'erta,
con la porta sempre aperta.
ricucendomi i polsi, di necessità.
Ho pitturato di fresco,
le pareti della mia anima,
con del giallo e del verde:
così da bagnare di vitalità,
questo fine aprile,
incatramato, grigio e piovoso,
che sembra mi voglia trattenere,
che sembra voglia farmi aspettare,
ancora un po',
qualcosa,
per tenermi sempre all'erta,
con la porta sempre aperta.
23 aprile 2009
Stagioni
Mi hai scartavetrato il cuore,
producendone scaglie, di quella magia,
che non conoscevo, di cui non sapevo.
Ho passato una stagione ad aspettarti,
al bar, seduto, mentre ti mandavo i messaggi.
Ora streghe e maghi sembrano scappati,
dileguati, in mezzo al rimpianto,
che mi bagna il bicchiere,
annacquandomi il vino,
che io bevo per dimenticarti
mentre lui,
mi costringe a ricordarti.
producendone scaglie, di quella magia,
che non conoscevo, di cui non sapevo.
Ho passato una stagione ad aspettarti,
al bar, seduto, mentre ti mandavo i messaggi.
Ora streghe e maghi sembrano scappati,
dileguati, in mezzo al rimpianto,
che mi bagna il bicchiere,
annacquandomi il vino,
che io bevo per dimenticarti
mentre lui,
mi costringe a ricordarti.
21 aprile 2009
Quello che ho
Ho scavalcato i desideri,
per starti lontano,
per starmi vicino.
Ho convinto me stesso,
che la paura è troppa:
di stare da soli.
Ho comprato un regalo,
da due euro,
perchè ti piacesse,
perchè lo capissi:
che non è facile,
sapere quello che so
e proprio non ci riesco,
a capire quello che ho.
per starti lontano,
per starmi vicino.
Ho convinto me stesso,
che la paura è troppa:
di stare da soli.
Ho comprato un regalo,
da due euro,
perchè ti piacesse,
perchè lo capissi:
che non è facile,
sapere quello che so
e proprio non ci riesco,
a capire quello che ho.
10 aprile 2009
Aloha
Ai nastri,
per partire, salpare,
per non vederti, per non vedere.
Sto per andare, abbandonare:
smettere di pensare.
Cercando,
nel tempo,
quanto si può recuperare.
per partire, salpare,
per non vederti, per non vedere.
Sto per andare, abbandonare:
smettere di pensare.
Cercando,
nel tempo,
quanto si può recuperare.
6 aprile 2009
Finalmente speciale
E' finalmente arrivato,
il giorno in cui mi sento davvero liberato,
da quella schiavitù,
nella quale mi ero tuffato,
per mesi, a sguazzarci,
aspettando di essere ripescato,
dallo strascico, per riemergere,
cambiato, profumato e lavato.
Oggi mi sono rispecchiato,
in quegli occhi,
che mi hanno spiegato,
che non c'è niente da cercare,
che non c'è niente da desiderare...
perchè sono io,
ad essere davvero speciale....
il giorno in cui mi sento davvero liberato,
da quella schiavitù,
nella quale mi ero tuffato,
per mesi, a sguazzarci,
aspettando di essere ripescato,
dallo strascico, per riemergere,
cambiato, profumato e lavato.
Oggi mi sono rispecchiato,
in quegli occhi,
che mi hanno spiegato,
che non c'è niente da cercare,
che non c'è niente da desiderare...
perchè sono io,
ad essere davvero speciale....
3 aprile 2009
Senza sparire
La vodka, oggi mi ha nauseato,
perchè ho esagerato,
ieri,
che non c'ho più l'età,
per sconvolgermi... al giovedì sera.
Cerco una risposta da darti,
ma non la trovo,
che non è facile capirti,
che non è semplice seguirti.
Sono più tranquillo, adesso,
questo è certo,
ma ho bisogno d'andarmene,
per un po', da solo,
per riflettere, come si dice:
per trovarmi.
Ancora dieci giorni, d'aspettare,
per poi partire,
continuando ad ammazzare,
il tempo, senza sparire.
perchè ho esagerato,
ieri,
che non c'ho più l'età,
per sconvolgermi... al giovedì sera.
Cerco una risposta da darti,
ma non la trovo,
che non è facile capirti,
che non è semplice seguirti.
Sono più tranquillo, adesso,
questo è certo,
ma ho bisogno d'andarmene,
per un po', da solo,
per riflettere, come si dice:
per trovarmi.
Ancora dieci giorni, d'aspettare,
per poi partire,
continuando ad ammazzare,
il tempo, senza sparire.
30 marzo 2009
Ridano gli altri, stasera
Oggi quando mi hai detto:
- non pensavo fossi capace a resistere così a lungo agli attacchi!-
T'ho risposto:
- non sai tante cose di me, soprattutto che tra milioni di difetti, ho un pregio:
si chiama lungimiranza!-
La vita mi ha insegnato che le cose passano, inevitabilmente, che tu lo voglia oppure no.
E quando una cosa è passata, tu piano piano, inizi a dimenticarla, a smettere di pensarla!
Io lo so, che tra qualche tempo di questa situazione, me ne ricorderò ridendo,
perchè sarà passata, e tu sarai lontana... lontana monti e mari!
Adesso puoi anche pensare di essere in vantaggio... di vincere,
ma, fidati, le cose cambieranno tra qualche settimana, perchè arriverà il giorno in cui,
t'assicuro, sarò io a ridere!
- non pensavo fossi capace a resistere così a lungo agli attacchi!-
T'ho risposto:
- non sai tante cose di me, soprattutto che tra milioni di difetti, ho un pregio:
si chiama lungimiranza!-
La vita mi ha insegnato che le cose passano, inevitabilmente, che tu lo voglia oppure no.
E quando una cosa è passata, tu piano piano, inizi a dimenticarla, a smettere di pensarla!
Io lo so, che tra qualche tempo di questa situazione, me ne ricorderò ridendo,
perchè sarà passata, e tu sarai lontana... lontana monti e mari!
Adesso puoi anche pensare di essere in vantaggio... di vincere,
ma, fidati, le cose cambieranno tra qualche settimana, perchè arriverà il giorno in cui,
t'assicuro, sarò io a ridere!
29 marzo 2009
Sogni e sintomi
Significa tanto, non significa niente:
solo che adesso, di notte dormo di più, dormo meglio...
o quantomeno, sogno di meno.
I sogni, delle volte, non t'aiutano a vivere,
perché ti fanno desiderare, ti fanno bramare, ti fanno.... sognare, appunto!
Io sogno di mio, di notte, di giorno... troppo.
E alla lunga questo debilita, smobilita, tutte quelle certezze, che una persona, a fatica,
riesce a costruirsi, giorno per giorno, per essere stabile, per essere abile:
abile a muoversi, con disinvoltura, in mezzo alla pianura,
selvaggia, infittita di predatori sanguinolenti,
pronti a strapparti anima e cuore,
pronti a distruggerti, per farti da parte, per annientarti...
che non ce n'è di spazio, per tutti quanti.
solo che adesso, di notte dormo di più, dormo meglio...
o quantomeno, sogno di meno.
I sogni, delle volte, non t'aiutano a vivere,
perché ti fanno desiderare, ti fanno bramare, ti fanno.... sognare, appunto!
Io sogno di mio, di notte, di giorno... troppo.
E alla lunga questo debilita, smobilita, tutte quelle certezze, che una persona, a fatica,
riesce a costruirsi, giorno per giorno, per essere stabile, per essere abile:
abile a muoversi, con disinvoltura, in mezzo alla pianura,
selvaggia, infittita di predatori sanguinolenti,
pronti a strapparti anima e cuore,
pronti a distruggerti, per farti da parte, per annientarti...
che non ce n'è di spazio, per tutti quanti.
24 marzo 2009
Momenti
Alla fine sono i momenti,
che gli uni attaccati agli altri,
determinano quello spazio temporale
che noi definiamo,
ore, giornate, vita.
Si creano e si distruggono,
in successione, in continuazione.
E passano, uno dopo l'altro,
loro passano,
e tu cerchi di afferrarli,
e mentre ti concentri su uno,
quello svanisce e un altro ne nasce,
e ne prende il posto.
Allora tu inizi daccapo,
con le mani, sempre vuote
e con le speranze abbandonate.
In questo, io ho finito
e un altro momento è già passato,
scrivendo
e ascoltando Open Wound,
dei Julie's Haircut.
che gli uni attaccati agli altri,
determinano quello spazio temporale
che noi definiamo,
ore, giornate, vita.
Si creano e si distruggono,
in successione, in continuazione.
E passano, uno dopo l'altro,
loro passano,
e tu cerchi di afferrarli,
e mentre ti concentri su uno,
quello svanisce e un altro ne nasce,
e ne prende il posto.
Allora tu inizi daccapo,
con le mani, sempre vuote
e con le speranze abbandonate.
In questo, io ho finito
e un altro momento è già passato,
scrivendo
e ascoltando Open Wound,
dei Julie's Haircut.
22 marzo 2009
Destino?
S'attendono miracoli
a sovvertire un destino,
al quale,
nessuno crede
e che nessuno vuole.
Le giornate si moltiplicano
come batteri monocellulari,
che non possono far altro
che copiare e incollarsi,
sempre identici,
sempre dannosi.
Mi affanno a cercarmi,
a proiettarmi nel futuro,
figurandomi la fine che farei
e quale numero di busta sceglierei,
se avessi modo di parlarci,
guardandolo dritto in faccia,
a sto cazzo di destino.
a sovvertire un destino,
al quale,
nessuno crede
e che nessuno vuole.
Le giornate si moltiplicano
come batteri monocellulari,
che non possono far altro
che copiare e incollarsi,
sempre identici,
sempre dannosi.
Mi affanno a cercarmi,
a proiettarmi nel futuro,
figurandomi la fine che farei
e quale numero di busta sceglierei,
se avessi modo di parlarci,
guardandolo dritto in faccia,
a sto cazzo di destino.
19 marzo 2009
Schegge
Gli errori ti restano infilzati,
nella carne, come schegge.
Ed è dura estrarle,
pulirsene,
cauterizzare quelle ferite
che ti rimangono aperte,
in attesa,
di cicatrizzare quei ricordi,
sempre tesi, in movimento:
che diventa impossibile
coagulare, a questo sangue.
nella carne, come schegge.
Ed è dura estrarle,
pulirsene,
cauterizzare quelle ferite
che ti rimangono aperte,
in attesa,
di cicatrizzare quei ricordi,
sempre tesi, in movimento:
che diventa impossibile
coagulare, a questo sangue.
16 marzo 2009
Naufragare (dentro te)
Il guaio è che ti penso,
troppo,
anche se non voglio,
anche se decido che così è meglio.
Quando un percorso è sbagliato,
capisci che non ti aiuterà,
a venirne a capo,
che non ti servirà
a trovare un modo,
per fuggirne.
Al che, comprendi
ch'è inutile congetturare
e che non puoi pianificare:
perchè è oscuro il senso,
di questo naufragare.
troppo,
anche se non voglio,
anche se decido che così è meglio.
Quando un percorso è sbagliato,
capisci che non ti aiuterà,
a venirne a capo,
che non ti servirà
a trovare un modo,
per fuggirne.
Al che, comprendi
ch'è inutile congetturare
e che non puoi pianificare:
perchè è oscuro il senso,
di questo naufragare.
12 marzo 2009
Cenere
E' quello che rimane,
dopo i fuochi fatui,
abbarbicati,
su certezze mancate,
in mezzo a strade asfaltate,
male,
da correggere carreggiate,
sterrate,
in metropoli modernizzate,
in aperitivi attardati,
che portano a letto, presto,
i sogni, ancora imballati.
dopo i fuochi fatui,
abbarbicati,
su certezze mancate,
in mezzo a strade asfaltate,
male,
da correggere carreggiate,
sterrate,
in metropoli modernizzate,
in aperitivi attardati,
che portano a letto, presto,
i sogni, ancora imballati.
9 marzo 2009
Il solito
Come se niente fosse stato,
il fine settimana è finito,
col suo retaggio di scorie,
da nascondere,
che si deve celare,
per apparire,
intatti e inattaccabili,
dinanzi a quegli specchi,
che ci aspettano,
per biasimarci, per schernirci.
Il tempo, intanto, travolge,
come sempre,
le nostre vite,
lasciandone, in briciole,
i ricordi,
ai quali appiccicarci,
per sentirci, per parlarci.
il fine settimana è finito,
col suo retaggio di scorie,
da nascondere,
che si deve celare,
per apparire,
intatti e inattaccabili,
dinanzi a quegli specchi,
che ci aspettano,
per biasimarci, per schernirci.
Il tempo, intanto, travolge,
come sempre,
le nostre vite,
lasciandone, in briciole,
i ricordi,
ai quali appiccicarci,
per sentirci, per parlarci.
3 marzo 2009
Fragile
Tutto rimane inalterato,
il clima tra noi e fuori dalla finestra.
Il mal di gola permane,
ma non brucia, quanto la solitudine,
che ho ereditato dai tuoi dubbi,
e dai tuoi silenzi,
eretti come muri di vetro,
che sarebbero così facili
da distruggere, da infrangere,
eppure non si riesce, nonostante,
ci si osservi, da parte a parte.
La voglia di scrivere riempirebbe,
questo pomeriggio insulso,
di un riposo forzato,
che non mi serve, che non mi cura.
Avrei bisogno di un po' di sole,
ma sbaglio,
a cercarlo tra le tue parole.
il clima tra noi e fuori dalla finestra.
Il mal di gola permane,
ma non brucia, quanto la solitudine,
che ho ereditato dai tuoi dubbi,
e dai tuoi silenzi,
eretti come muri di vetro,
che sarebbero così facili
da distruggere, da infrangere,
eppure non si riesce, nonostante,
ci si osservi, da parte a parte.
La voglia di scrivere riempirebbe,
questo pomeriggio insulso,
di un riposo forzato,
che non mi serve, che non mi cura.
Avrei bisogno di un po' di sole,
ma sbaglio,
a cercarlo tra le tue parole.
26 febbraio 2009
Giornate
Si trasvolano gli oceani,
le montagne,
i tetti delle case,
con le loro antenne, tristi,
a captare i segnali idioti,
dei nostri starnuti,
di mezza stagione,
che senza una ragione,
non ci parliamo,
più,
ma ci guardiamo,
di sottecchi,
a spiarci e a controllarci,
se ci stiamo guardando,
se ci stiamo osservando,
che non si capisce mai,
cosa stiamo pensando.
le montagne,
i tetti delle case,
con le loro antenne, tristi,
a captare i segnali idioti,
dei nostri starnuti,
di mezza stagione,
che senza una ragione,
non ci parliamo,
più,
ma ci guardiamo,
di sottecchi,
a spiarci e a controllarci,
se ci stiamo guardando,
se ci stiamo osservando,
che non si capisce mai,
cosa stiamo pensando.
23 febbraio 2009
Riconoscenza
La riconoscenza dov'è?
Quando serve, quando ne hai bisogno.
Quando ti aspetti che qualcuno salti fuori,
e ti difenda, ricordando
quello che hai fatto:
gli sbattimenti,
le rinunce,
le disponibilità illimitate...
perchè non salta fuori?
Perchè, capita,
che più una persona è genuina,
più una persona è accondiscendente
e più la gente glielo lo infila nel culo?
Perchè la riconoscenza, non esiste?
Perchè non imparo ad essere un figlio di puttana?
Quando serve, quando ne hai bisogno.
Quando ti aspetti che qualcuno salti fuori,
e ti difenda, ricordando
quello che hai fatto:
gli sbattimenti,
le rinunce,
le disponibilità illimitate...
perchè non salta fuori?
Perchè, capita,
che più una persona è genuina,
più una persona è accondiscendente
e più la gente glielo lo infila nel culo?
Perchè la riconoscenza, non esiste?
Perchè non imparo ad essere un figlio di puttana?
20 febbraio 2009
Autarchia
Mi basta di sorridere,
di stare bene, con me,
che sono quello che mi vuole più bene,
che sono la persona che sa,
quando mento e quando sono sincero,
con te, nonostante tu,
continui a pensare il contrario,
di quello che per me non è il contrario,
di quello che sto pensando,
di quello che sto cercando,
di dirti,
e lo so, perchè io lo so:
quando sto mentendo
e quando sono sincero.
di stare bene, con me,
che sono quello che mi vuole più bene,
che sono la persona che sa,
quando mento e quando sono sincero,
con te, nonostante tu,
continui a pensare il contrario,
di quello che per me non è il contrario,
di quello che sto pensando,
di quello che sto cercando,
di dirti,
e lo so, perchè io lo so:
quando sto mentendo
e quando sono sincero.
18 febbraio 2009
Basse temperature
Ho alzato un polverone,
per offuscarti la vista,
per farti innamorare,
su queste strade, da passeggiare,
di questo uomo da rottamare,
assieme alla linea del telefono,
che c'ha appiccicato,
che c'ha consumato.
Adesso c'è meno nebbia,
c'è anche il sole,
ma fa freddo, al mattino,
e c'è ancora del gelo,
in quella zona ombreggiata
del mio cuore:
e rischio sempre di scivolare
e rischio sempre di farmi male.
per offuscarti la vista,
per farti innamorare,
su queste strade, da passeggiare,
di questo uomo da rottamare,
assieme alla linea del telefono,
che c'ha appiccicato,
che c'ha consumato.
Adesso c'è meno nebbia,
c'è anche il sole,
ma fa freddo, al mattino,
e c'è ancora del gelo,
in quella zona ombreggiata
del mio cuore:
e rischio sempre di scivolare
e rischio sempre di farmi male.
15 febbraio 2009
Che fare?
Il cielo è terso, limpido.
Spazzato da un vento che pulisce e che chiarisce.
Ed io attendo che un po' di vento, pulisca anche me e i miei pensieri.
Che formano gangli e gorghi, in quel contenitore saturo del mio cranio,
che a fatica resiste nel rimanere integro, dinanzi a tanto roteare
e a tanto immagazzinare, di idee e ricordi, di sensazioni e sentimenti.
L'aria è pulita e si inspira facilmente,
tra le froge di un desiderio di diafana certezza:
quella che non ho, quella che mi manca e che mi fa penare,
che mi fa stancare tra quello che è bene e quello che è male.
Ed io continuo a non sapere, che cazzo fare.
Spazzato da un vento che pulisce e che chiarisce.
Ed io attendo che un po' di vento, pulisca anche me e i miei pensieri.
Che formano gangli e gorghi, in quel contenitore saturo del mio cranio,
che a fatica resiste nel rimanere integro, dinanzi a tanto roteare
e a tanto immagazzinare, di idee e ricordi, di sensazioni e sentimenti.
L'aria è pulita e si inspira facilmente,
tra le froge di un desiderio di diafana certezza:
quella che non ho, quella che mi manca e che mi fa penare,
che mi fa stancare tra quello che è bene e quello che è male.
Ed io continuo a non sapere, che cazzo fare.
12 febbraio 2009
Io non ho paura
Non ho più paura, da un pezzo,
ormai, della solitudine
degli anni trascorsi a chiedere
gli strappi, agli autostoppisti,
che, con me, navigavano,
le acque torbide di questi fiumi:
alti, fino alla nostra gola,
che ci lambiva, sempre, le labbra,
minacciandoci con gli incubi,
di un annegamento buio e freddo,
da portarci a scappare, lungo i binari,
del due, che ci accompagnava a casa,
e che ci rubava l'anima...
assieme al portafogli.
ormai, della solitudine
degli anni trascorsi a chiedere
gli strappi, agli autostoppisti,
che, con me, navigavano,
le acque torbide di questi fiumi:
alti, fino alla nostra gola,
che ci lambiva, sempre, le labbra,
minacciandoci con gli incubi,
di un annegamento buio e freddo,
da portarci a scappare, lungo i binari,
del due, che ci accompagnava a casa,
e che ci rubava l'anima...
assieme al portafogli.
9 febbraio 2009
Esistere
I nostri occhi s'abbagliano di una felicità
che ci attraversa per poi lasciarci secca la gola:
che baciarci diventa impossibile,
che volerci diventa una pena.
Il mesto delle nostre giornate al lavoro,
ci allontana per poterci scrivere,
per poterci pensare,
per poterci immaginare,
in quale posto siamo e quale alcoolico beviamo.
Le strade si stanno dividendo,
eppure facciamo finta di fregarcene,
per apparire più forti, l'uno dell'altro,
quell'altro che vorremmo mai perdere,
che vorremmo mai abbandonare,
nonostante la fatica,
nonostante gli incroci,
di mutui e croci.
che ci attraversa per poi lasciarci secca la gola:
che baciarci diventa impossibile,
che volerci diventa una pena.
Il mesto delle nostre giornate al lavoro,
ci allontana per poterci scrivere,
per poterci pensare,
per poterci immaginare,
in quale posto siamo e quale alcoolico beviamo.
Le strade si stanno dividendo,
eppure facciamo finta di fregarcene,
per apparire più forti, l'uno dell'altro,
quell'altro che vorremmo mai perdere,
che vorremmo mai abbandonare,
nonostante la fatica,
nonostante gli incroci,
di mutui e croci.
8 febbraio 2009
Lieve
Quando ti sembra che non ti rimanga niente,
da vedere, fare e dire,
ti autoimponi una disgregazione,
che lacera, nausea
e ti fa immobilizzare.
La pioggia mi perseguita,
in ogni viaggio
e l'asfalto mi fa scivolare,
su quelle parole,
che non ho avuto il coraggio di trovare.
da vedere, fare e dire,
ti autoimponi una disgregazione,
che lacera, nausea
e ti fa immobilizzare.
La pioggia mi perseguita,
in ogni viaggio
e l'asfalto mi fa scivolare,
su quelle parole,
che non ho avuto il coraggio di trovare.
1 febbraio 2009
El santo nada
Tornando sui sentieri sbagliati,
adagiati, sulle vite a metà,
s'incastrano i dettami di rabbie,
scheggiate dalla mediocrità,
di un cinismo opaco, strizzato,
dimenticato, dalla stima mal sopportata,
ingoiata a smozzichi di banalità,
caduta a pioggia sui nostri crani, rasati,
di un rave, viola, in capannoni,
acidi di venti suburbani.
Il vuoto, c'è ancora, e s'aggira,
intorno alla TV, aspettando e ghignando,
al varco, dei vizi e delle virtù.
La gente parla,
e non ha niente da dire,
la gente parla,
parla e non vive.
adagiati, sulle vite a metà,
s'incastrano i dettami di rabbie,
scheggiate dalla mediocrità,
di un cinismo opaco, strizzato,
dimenticato, dalla stima mal sopportata,
ingoiata a smozzichi di banalità,
caduta a pioggia sui nostri crani, rasati,
di un rave, viola, in capannoni,
acidi di venti suburbani.
Il vuoto, c'è ancora, e s'aggira,
intorno alla TV, aspettando e ghignando,
al varco, dei vizi e delle virtù.
La gente parla,
e non ha niente da dire,
la gente parla,
parla e non vive.
31 gennaio 2009
There is nothing to explain
Mi faccio domande a cui non do risposte,
perchè non le trovo, perche non le ho.
La gente scompare, drenata dalla folla,
dalla vita, che assorbe le sensazioni di ieri,
trasformandole, in sassi, oggi.
Sassi, su cui s'incespica, facilmente,
su cui si fa fatica andare.
Compriamo macchine, vestiti, orologi,
per essere forti, per sentirci protetti,
poi ci perdiamo in due minuti, dentro gli occhi,
del fato, che ci afferra e ci racconta,
che non era quella la strada da battere,
che i fari baluginano, attraenti, in mezzo agli oceani.
Il vino, versato, sul tavolo, mi ricorda che
delle volte si beve, altre si piange.
perchè non le trovo, perche non le ho.
La gente scompare, drenata dalla folla,
dalla vita, che assorbe le sensazioni di ieri,
trasformandole, in sassi, oggi.
Sassi, su cui s'incespica, facilmente,
su cui si fa fatica andare.
Compriamo macchine, vestiti, orologi,
per essere forti, per sentirci protetti,
poi ci perdiamo in due minuti, dentro gli occhi,
del fato, che ci afferra e ci racconta,
che non era quella la strada da battere,
che i fari baluginano, attraenti, in mezzo agli oceani.
Il vino, versato, sul tavolo, mi ricorda che
delle volte si beve, altre si piange.
24 gennaio 2009
A vanvera
Di allucinata malinconia, scrivo,
a vanvera, che i ricordi si struggono,
di nostalgia, che lacera, disgrega.
Incespico, su virgole, tirate,
come filo spinato, teso,
alla bisogna, per farmi fermare,
per farmi cadere, in terra,
ad infangarmi le mani, i polsi,
in un silenzio, pesante,
che mi parla, in soliloqui,
agghiaccianti, deliranti,
in un rumore, di frastuono,
di cantiere in abbandono.
a vanvera, che i ricordi si struggono,
di nostalgia, che lacera, disgrega.
Incespico, su virgole, tirate,
come filo spinato, teso,
alla bisogna, per farmi fermare,
per farmi cadere, in terra,
ad infangarmi le mani, i polsi,
in un silenzio, pesante,
che mi parla, in soliloqui,
agghiaccianti, deliranti,
in un rumore, di frastuono,
di cantiere in abbandono.
21 gennaio 2009
Sfaccettature
Si affacciano alle finestre,
le speranze,
sbirciando il destino,
aspettando che passi sotto casa.
Sorvegliano il quartiere, la zona,
con occhiate fugaci e intense.
Spettegolano i sogni, conversando,
discorrendo tra loro,
di tutto, di tutti.
Si accavallano i pensieri, si rincorrono,
che non si sa mai da dove partono,
né mai, dove vanno a finire.
Si sperdono nell'aria, le gioie,
che scoppiano, come bolle...
dovunque, nel tempo.
le speranze,
sbirciando il destino,
aspettando che passi sotto casa.
Sorvegliano il quartiere, la zona,
con occhiate fugaci e intense.
Spettegolano i sogni, conversando,
discorrendo tra loro,
di tutto, di tutti.
Si accavallano i pensieri, si rincorrono,
che non si sa mai da dove partono,
né mai, dove vanno a finire.
Si sperdono nell'aria, le gioie,
che scoppiano, come bolle...
dovunque, nel tempo.
20 gennaio 2009
Stasera
Farfuglio frasi,
che so, senza senso.
Immagino parole,
che so, senza verso.
Stiracchio i pensieri, stanchi.
Senza utilità:
quella che serve a voi.
che so, senza senso.
Immagino parole,
che so, senza verso.
Stiracchio i pensieri, stanchi.
Senza utilità:
quella che serve a voi.
17 gennaio 2009
Da solo
E adesso mi ritrovo solo,
schiacciato contro il muro del vero.
Mi sono perso,
all'interno della mia vita,
sbagliando strada,
calcolando male lo spazio.
Adesso devo fare i conti col risveglio:
che mi brucia la faccia,
mi asciuga la gola
e mi fa mancare il fiato.
schiacciato contro il muro del vero.
Mi sono perso,
all'interno della mia vita,
sbagliando strada,
calcolando male lo spazio.
Adesso devo fare i conti col risveglio:
che mi brucia la faccia,
mi asciuga la gola
e mi fa mancare il fiato.
15 gennaio 2009
Intrecci
S'intrecciano, storie, percorsi, vite.
Anche la mia:
con quella,
di persone che incrocio,
con le quali intreccio
rapporti, simpatie, odi, amori, passioni, tensioni.
Il senso del relativo.
Il relativismo.
I punti di vista.
Chi guardiamo, ci osserva
e nel mentre s'intreccia,
con noi.
E noi siamo ordito,
in mezzo a questa tela,
e noi siamo trama
in mezzo a questo intreccio.
Anche la mia:
con quella,
di persone che incrocio,
con le quali intreccio
rapporti, simpatie, odi, amori, passioni, tensioni.
Il senso del relativo.
Il relativismo.
I punti di vista.
Chi guardiamo, ci osserva
e nel mentre s'intreccia,
con noi.
E noi siamo ordito,
in mezzo a questa tela,
e noi siamo trama
in mezzo a questo intreccio.
11 gennaio 2009
Tristezza
Sanremo 2009
Io spero ancora che sia uno scherzo, che non lo facciate sul serio.
Che tristezza, cazzo!
Non ho parole.
CATEGORIA ARTISTI:
AFTERHOURS, Il paese è reale
ALBANO, L’amore è sempre amore
ALEXIA feat. Mario Lavezzi, Biancaneve
MARCO CARTA, Dentro ad ogni brivido
DOLCENERA, Il mio amore unico
GEMELLI DIVERSI, Vivi per un miracolo
FAUSTO LEALI, Una piccola parte di te
MARCO MASINI, L’Italia
NICKY NICOLAI & STEFANO DI BATTISTA, Più sole
PATTY PRAVO, E io verrò un giorno là
POVIA, Luca era gay
PUPO – BELLI – YOUSSOU’N DOUR, L’opportunità
FRANCESCO RENGA, L’uomo senza età
SAL DA VINCI, Non riesco a farti innamorare
TRICARICO, Il bosco delle fragole
IVA ZANICCHI, Ti voglio senza amore
Io spero ancora che sia uno scherzo, che non lo facciate sul serio.
Che tristezza, cazzo!
Non ho parole.
10 gennaio 2009
Esco
Con un po' di calma,
riuscirò a pensare.
Yann Tiersen, rende quasi magica
questa stanza,
quest'aria che respiro.
Fuori c'è il ghiaccio,
c'è il buio, c'è il freddo.
Andrò a scaldarmi,
in qualche postribolo,
a godere, a fumare e a bere.
Devo trovare una soluzione,
a questa mia depressione
che mi spinge a redimermi,
che mi preme di disgiungermi.
Esploro i fondali,
delle bottiglie che mi scolo,
alla ricerca della pace,
alla ricerca del tesoro.
riuscirò a pensare.
Yann Tiersen, rende quasi magica
questa stanza,
quest'aria che respiro.
Fuori c'è il ghiaccio,
c'è il buio, c'è il freddo.
Andrò a scaldarmi,
in qualche postribolo,
a godere, a fumare e a bere.
Devo trovare una soluzione,
a questa mia depressione
che mi spinge a redimermi,
che mi preme di disgiungermi.
Esploro i fondali,
delle bottiglie che mi scolo,
alla ricerca della pace,
alla ricerca del tesoro.
8 gennaio 2009
Everything in its right place
Tutto è sbagliato,
perchè tutto è a posto.
Non mi sono pettinato,
e quando mi hai guardato,
mi hanno sussurrato,
le parole,
che avevi ragione.
Le sensazioni si coagulano nelle vene,
che mi bloccano la circolazione delle idee,
ed io non faccio altro
che ammirarti e volerti.
Rassetto il cervello,
cercando un ordine,
cercando un senso.
Metto le cose al loro posto
e non riesco a capire dove sbaglio.
perchè tutto è a posto.
Non mi sono pettinato,
e quando mi hai guardato,
mi hanno sussurrato,
le parole,
che avevi ragione.
Le sensazioni si coagulano nelle vene,
che mi bloccano la circolazione delle idee,
ed io non faccio altro
che ammirarti e volerti.
Rassetto il cervello,
cercando un ordine,
cercando un senso.
Metto le cose al loro posto
e non riesco a capire dove sbaglio.
5 gennaio 2009
Fuggire (da te)
Tento di fuggire,
scappare,
ma non riesco a liberare,
la mia testa,
ostaggio, rapita, bloccata,
da chili di pensieri,
che ostruiscono la mia ridicola fuga.
Come se bastasse voltarsi,
per non vederti,
come se servisse uscire,
per non pensarti,
mentre tu passeggi, indisturbata,
dentro di me,
per l'intera giornata.
scappare,
ma non riesco a liberare,
la mia testa,
ostaggio, rapita, bloccata,
da chili di pensieri,
che ostruiscono la mia ridicola fuga.
Come se bastasse voltarsi,
per non vederti,
come se servisse uscire,
per non pensarti,
mentre tu passeggi, indisturbata,
dentro di me,
per l'intera giornata.
3 gennaio 2009
E' solo febbre
I giorni sembrano non passare
e quest' anno sembra non partire,
a causa della febbre, che mi fa tossire,
dai polmoni, un malessere,
che non passa, che non s'abbassa.
I pensieri fluiscono pesanti, melmosi,
saturi di detriti e di rifiuti.
Il freddo mi chiude in casa,
in attesa, che io stia meglio,
che io sia sano, che io sia nuovo
e che possa uscire, ancora,
in strada, di nuovo.
e quest' anno sembra non partire,
a causa della febbre, che mi fa tossire,
dai polmoni, un malessere,
che non passa, che non s'abbassa.
I pensieri fluiscono pesanti, melmosi,
saturi di detriti e di rifiuti.
Il freddo mi chiude in casa,
in attesa, che io stia meglio,
che io sia sano, che io sia nuovo
e che possa uscire, ancora,
in strada, di nuovo.
2 gennaio 2009
Sms
Vorrei solo riuscire a non scriverti,
a non vagheggiarti,
a cancellarti.
Provo a stropicciarmi gli occhi, forte,
come se fossi un' allucinazione,
ma tu non ti dissolvi, tu non scompari.
Maledico e mi dispiace, credi,
per questo mio continuo girare,
per questo mio continuo cercarti...
tra le cose da non trovare.
a non vagheggiarti,
a cancellarti.
Provo a stropicciarmi gli occhi, forte,
come se fossi un' allucinazione,
ma tu non ti dissolvi, tu non scompari.
Maledico e mi dispiace, credi,
per questo mio continuo girare,
per questo mio continuo cercarti...
tra le cose da non trovare.
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I really don't care..
...and I guess that I just don't know