12 febbraio 2009

Io non ho paura

Non ho più paura, da un pezzo,
ormai, della solitudine
degli anni trascorsi a chiedere
gli strappi, agli autostoppisti,
che, con me, navigavano,
le acque torbide di questi fiumi:
alti, fino alla nostra gola,
che ci lambiva, sempre, le labbra,
minacciandoci con gli incubi,
di un annegamento buio e freddo,
da portarci a scappare, lungo i binari,
del due, che ci accompagnava a casa,
e che ci rubava l'anima...
assieme al portafogli.

2 commenti:

Onigirigirl ha detto...

gli ultimi post sono tutti molto belli

marian. ha detto...

cazzarola quant'è bella questa!
cos'è quel continuo
("da portarci a scappare, lungo i binari,
del due, che ci accompagnava a casa,
e che ci rubava l'anima...
assieme al portafogli.")
scappare, quella fuga, il desiderio del dissolvimento del corpo fermo in un posto ma frantumato ovunque. una continua fuga che ha dilapidato l'anima e il portafogli, proprio così.
magistrale.
forse è tutta una questione di incroci delle rette esistenziali. proprio nel punto di ciò che hai scritto, sn passata anch'io

I really don't care..

...and I guess that I just don't know