9 febbraio 2009

Esistere

I nostri occhi s'abbagliano di una felicità
che ci attraversa per poi lasciarci secca la gola:
che baciarci diventa impossibile,
che volerci diventa una pena.
Il mesto delle nostre giornate al lavoro,
ci allontana per poterci scrivere,
per poterci pensare,
per poterci immaginare,
in quale posto siamo e quale alcoolico beviamo.
Le strade si stanno dividendo,
eppure facciamo finta di fregarcene,
per apparire più forti, l'uno dell'altro,
quell'altro che vorremmo mai perdere,
che vorremmo mai abbandonare,
nonostante la fatica,
nonostante gli incroci,
di mutui e croci.

5 commenti:

margherita ha detto...

bellissimo, che dire...
ti seguivo già da un po' in effetti e ricambio la visita con piacere! a presto!

buИCiA ha detto...

davvero un bel commento, quello che mi hai lasciato.

a volte mi consola. sapere. che al mondo, ci sei anche tu. che come me.

mIsi@Mistriani ha detto...

già..
[le strade si stanno dividendo]
_e io non so che fare_
[io nn so come stare]
_eppure sto male_tanto male_

..grazie del passaggio,del pensiero che forse sottindende un passaggio
notte

Sonic Young ha detto...

@ marghe: a presto!
@ buncia: che ci sei anche tu, per me, che come me...
@ misia: come fai a scrivere coi miei pensieri?

mIsi@Mistriani ha detto...

potrei farti la stessa domanda..

I really don't care..

...and I guess that I just don't know