Gli incroci, i bivi, gli scambi, mi hanno sempre affascinato, poiché nel loro interno nascondono un rebus: il loro arcano, la loro ambiguità. Innescano il percorso della nostra vita, fatto di scelte, che inesorabilmente, condizionano il nostro presente, che altro non è, che il futuro di ieri ed il passato di domani.
Il presente.
Delle volte gli diamo poca importanza, poiché appunto, gli preferiamo il futuro, ch'è più semplice, perché più onirico, più agevole... perché è più facile.
Più facile, perché si può rinviare, prorogare, spostare... posticipare.
Fatto è che, comunque, il nostro presente è colmo, straripante, di crocevia. C'è un incrocio da superare in ogni momento, una scelta da fare in ogni istante... e uno via l'altro, senza soluzione di continuità. Quante volte recriminiamo sul passato, dicendoci: "se avessi...". Quante volte vorremmo aver agito diversamente? Quante sono, nell'arco di una vita, dalla culla alla tomba, le occasioni, le opportunità, le chance mancate e perdute per sempre?
Quanti sono i treni che perdiamo e quanti, invece, i bivi che imbocchiamo nel senso giusto?
6 commenti:
sn certissima che troppi treni li perdiamo perchè è solo dopo che le cose ci accadono che possiamo ragionare nel senso della possibilità: ma se avessi fatto così, se fossi rimasto, se fossi partito,... dunque mentre il treno lo stai prendendo o perdendo, non sai mai e nè puoi saperlo con certezza. si può solo immaginare. e siccome tendiamo ad immaginare le cose a seconda di come stiamo, neanche della nostra immaginazione possiamo fidarci. dunque vivo il presente. ok. fino a quando non lo rimetto in discussione. che casino.
si può solo immaginare, vero.
Però, a volte, si rischia d'annegare di quest'oceano d'immaginario.
da piccola uno dei miei film preferiti era "ritorno al futuro"
ed ero innamorata di scott bakula in "quantum leap".
proprio ieri parlavo con un mio amico e gli dicevo che in alcuni giorni volevo tornare indietro, ai tempi dell'università, a quella spensieratezza, a quella incoscienza, per tanti versi, e dall'altro vorrei proiettarmi nel futuro, vedermi realizzata in tutto, magari madre... è proprio l'oggi che non mi convince.sarà che ai crocevia e agli incroci non mi decido mai a passare...
@ buncia: il tuo commento mi fa sorridere, perchè ritorno al futuro l'avrò visto mille volte e quando mi ricapita, non esito a riguardarlo. Quantum leap penso sia stato semplicemente inimitabile... lo amavo.
@ robby: è proprio l'oggi che non mi convince. Cosa aggiungere?
:) mi viene in mente questa frase, tratta da uno dei miei film preferiti : "invece di inseguire un'impossibile felicità forse è meglio prepararsi qualche piacevole ricordo per il futuro"...
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