1 settembre 2008

Nuvole

Le nuvole passeggiano sulla mia testa, lentamente, per potermi bene osservare. A tratti si fermano per meglio scrutarmi, per meglio considerarmi. In armi, le mie emozioni, combattono una guerra coi miei neuroni, che razionalizzano le attitudini facendole apparire abitudini. Scavalco il muro di cinta, che isola i ricordi dalle apparizioni e mi ci ritrovo in mezzo, all'autostrada di quelle sensazioni, che giacciono di schiena appannate dal reiterarsi di una vita vussuta in superficie, perchè si ha timore di denudare souvenir, cimeli, tracce, orme, ombre e resti di un vagabondare su sentieri e mulattiere sterrate, sconnesse e tortuose che mi riportano all'inizio di una fine che gira e rigira m'appartiene perchè ne sono l'autore ed il protettore.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

:) adoro le nuvole...
non ho un leone a casa, mi piacerebbe però..il leone è solo un animale che mi ricorda qualcosa :)
comunque non ti ho ancora fatto i compimenti per la musica che ascolti ;)

soleliquido ha detto...

amo fotografarle le nuvole.perché a volte sono così veloci da pensare che se non le guardi intanto che le vedi poi le perdi.
guardare;
vedere;
bella differenza.

tizi ha detto...

E quello lì sulla sinistra è proprio lui, il libretto rozzo... l'ho cercato ovunque, e senza successo. Te lo invidio!
Buona giornata,
A.

Sonic Young ha detto...

Le nuvole sono il salvacondotto per trasognare di perdersi in stati emotivi che non vivresti.. tenendo incollati gli zoccoli in terra!
Grazie ragazzi.

Rosibetti Rubino ha detto...

Mi hai ricordato "Lo straniero" di Baudelaire. Spettacolo.
Grazie per il commento, anche se quello è il racconto che meno mi piace. :)

I really don't care..

...and I guess that I just don't know