La strada mi scorre sotto i piedi, mentre mi terrorizzano i dubbi, gli equivoci e le incertezze di fine estate. Le mie appropriazioni indebite di pezzi del tuo respiro, m'inquietano rendendomi paranoico, ossessionato dal timore che qualche sbirro qui intorno, s'accorga del mio fare sospetto e mi perquisisca, trovandomi, nel taschino piccolo dei jeans, il sogno che ho di te.
Nel frattempo, scavalco il muro che divide i compartimenti stagni della mia vita, e mi imbatto in una telefonata che mi scalda di ricordi e di rendez vous, che rievocano un futuro tanto improbabile quanto plausibile. Stasera bypassiamo l'aperitivo e rimandiamo l'happy hour a domani, perché c'è un venerdì che ci aspetta, più accogliente, più confortevole, più attraente,
di questo giovedì sfavorevole e pesante.
3 commenti:
complimenti... aspettiamo tutti il weekend, aspettiamo tutti un sogno.
buon fine settimana, che anche stavolta il venerdì sera è finalmente arrivato.
Il weekend è l'ancora, che oggi, evita una deriva inesorabile.
Grazie.
il weekend sarà pure l'ancora, ma io odio le domeniche pomeriggio...le associo ad alcuni momenti in cui la noia è stata capace di darmi il peggio di sè. eppure non disdegno la noia. disdegno me stessa, a volte.
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