Incrocio gli sguardi
bagnati dalla solitudine dei tuoi occhi,
che annegano tra le lacrime
della pioggia che hai fatto cadere,
strofinandoti i polsi umettati
col chianti dei tuoi lamenti.
Approdo, esitante, sulle coste
delle tue ore perse ad ammirare
cieli grigi e cieli tersi,
mentre leggevi i diari dei tuoi abusi,
di una marea che s'alzava,
ad inondare i nostri cuori
ingrossati dalla peste
di un'intifada di parole,
che rivoltosa, lanciava sassi
sui vetri già infranti
delle nostre vite.
3 commenti:
hai mai pensato (seriamente) di provare a pubblicare?
sei un poeta, cazzo. dovresti provarci!
(come va?)
E' capitato, in passato, che qualcuno, leggendomi, me lo dicesse, ma no, non c'ho mai pensato e sinceramente non penso di esserne in grado. Comunque, grazie, lo prendo come un complimento al blog, che, per me, significa tanto.
(va tutto bene) ? (grazie)
ciao, passavo per un saluto e poi per informarti che ti ho messo nei miei preferiti :)
buonagiornata
elisa
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