Penso al miele delle tue labbra,
che mi drogano,
di quell'oppio ch'è il tuo profumo,
di quel narcotico ch'è il tuo sorridere,
e m'impaccio mentre ti giro intorno,
come una falena ai lumi.
Non penso più ad altro,
da quando t'ho scoperto,
non sento più sconcerto,
da quando m'hai coperto,
col tuo sguardo e col tuo sorriso,
che all'improvviso ho condiviso
e senza rendermene conto,
sono caduto,
nell'incanto,
di quel tuo essere presente.
Ed io non faccio altro
ed io non scrivo d'altro,
per colpa tua.
3 commenti:
per colpa. o per merito?
sei innamortato?! che bello!
ma non abbandonare il tuo spirito immaginifico e critico
@ buncia: non lo so.
@ marian: non lo so.
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