5 marzo 2010

L'altra sera

Sembra più semplice adesso,
che sono partito,
che il freddo è tornato
e ci ha accompagnato,
mentre passeggiavamo,
perché avevamo paura di dircelo,
perché avevamo il terrore di farcelo,
quel male,
seduti sulla panchina,
a fumare
e a sperare,
che qualcosa uscisse,
dalla tua bocca
o dalla mia.
Che abbiamo tanto in comune,
m'hai detto
e dopo un istante m'hai stretto,
mentre la pioggia ci bagnava, le mani
e come aeroplani,
tra le pozzanghere,
ridevamo e cercavamo,
una trattoria,
dove ci potessimo fermare a mangiare,
dove ci potessimo fermare a sognare,
ancora un'altra sera.

5 commenti:

Vale ha detto...

mi è successa la stessa cosa

Elistubby ha detto...

.....e accarezzare il respiro di chi si ama

Aquestionoftime ha detto...

Che poi, quando si sogna, il tempo è relativo...
Belle cose che scrivi

Franniecine ha detto...

E anche se piove il soriso illumina tutto

l'excessive ha detto...

mi piace molto il tuo modo di scrivere. catapulti le persone dentro ad immagini ed emozioni.

I really don't care..

...and I guess that I just don't know