I riflessi baluginano
sugli amplessi frequenti,
passati ad ascoltare
i latrati di lupi metropolitani,
accalcati in vagoni insalubri,
che scavano questa città
trapanandomi le ossa battute dal freddo.
I denti digrignano,
irrigiditi da un vento gelido
che svuota e lucida,
pulendo e disintossicando
dai ricordi infetti,
dai periodi imperfetti.
L'emicranie tengono compagnia,
rammentando una nostalgia
dovuta alla disfunzione
dell'effetto vasodilatatore
di una qualche canzone
che si manifesta a tratti,
come quei rapaci,
che a scatti,
catturano roditori e ratti,
per farne un uso inevitabile,
necessario e vitale.
2 commenti:
quelle certe canzoni fanno di me un uso vitale ed inevitabile..
l'avevo sempre vista solo al contrario..ma effettivamente
[bisogno di altre prospettive]
la foto dei "binari"è spettacolare..
Per la foto: grazie.
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