Parabole e antenne,
ad auscultare un cielo gravido,
madido di pioggia,
mista al freddo che permea,
gli occhi e le braccia, tese
ad afferrare i meteoriti
di un ordito di vie
suburbane, come palcoscenico,
per recitare, su sceneggiature,
lise e sdrucite da un uso
indefesso, assiduo e costante.
Le passeggiate acquistano
di valore, per uno sforzo insostenibile,
per una paura incontenibile,
di una fobia, che arresta i cuori,
che trattiene i respiri,
per giustificare il cianotismo,
per attenuare l'anarchismo.
Parcheggiati in rimesse abusive,
con prezzi impopolari
i barboni sorridono,
si stringono e si scaldano,
nel vino da discount,
persi in un sonno libero
e attraversati da un sogno unico.
1 commento:
un grade poeta di raffinata sensibilità
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