10 dicembre 2008

2003

Mi ricordo di quando ti sei innamorata di me, delle mie braccia e di come fingevi di non averne bisogno.
Di quanto facesse caldo, e di come fossero abbronzati, neri, i nostri corpi, che si chiamavano, che si chiavavano.
Di quando hai sputato sui quadri di Gauguin, perchè aveva lasciato morire il nostro Vincent. Perchè era un puttaniere (così dicevi) e lo aveva abbandonato. Ora guardo l'orologio e baciare in bocca il tempo non ha più lo stesso gusto e disperdere le ansie e i sogni in corridoi e vicoli non ha più lo stesso senso.
Di quando le cartoline mai spedite acquistavano un valore poetico e le foto diventavano iconografie di una stagione, che sapevamo non sarebbe mai più tornata, che sapevamo non avremmo mai più vissuto. Ora le immagini, a volte, sbiadiscono o sfocano in mestiere, banalità e routine.
Di quando ci siamo stancati e guardandoci, abbiamo realizzato che sarebbe bastato così, come si fa con lo sciroppo quando non si ha più la tosse. Tossivamo, invece, mentre piangevamo, un addio ineluttabile, come la fine di un film, che hai amato, che ti ha segnato, ma che non vorrai mai più rivedere, perchè non sarebbe uguale, a come quando, l'hai visto per la prima volta.

4 commenti:

tizi ha detto...

Ci sono cose che non ci appartengono più ma che ci rimangono dentro, e dopo il dolore della perdita rimane solo la grande gioia di averle vissute... a me è successo così, spero sia sia lo stesso per te. Le tue parole racchiudono la forza delle anime coraggiose, non tutti gli uomini amano il significato della parola 'bruciare'.
Grazie per il tuo passaggio.
A.

buИCiA ha detto...

di quando le cartoline mai spedite acquistavano un valore poetico...

di quando ci siamo stancati...

... mentre piangevamo...

2001, 2002, 2003, 2004, 2005...
chissà come sarebbe adesso.
chissà come sarebbe stato.

Sonic Young ha detto...

@Alraune: è la mia anima che brucia (più di quanto illumini).
Si, anche a me, è successo (e succede) così.
Grazie a te.

@ Buncia: già.... chissà!

marian. ha detto...

è vero che c'è la magia degli inizi, ma vuoi mettere l'assoluta poesia delle fini?
un'uscita di scena da brivido, questa.
anch'io ho pianto tanto quando dissi a me stessa che era finita. stanca di aspettare un amore non ricambiato o ricambiato a periodi. per paura, per disonestà o per convenienza. ho pianto tanto, ma vaffanculo. anche se piango ancora ogni tanto.

I really don't care..

...and I guess that I just don't know