21 agosto 2013

Mio padre

Ho visto nei suoi occhi,
azzurri come il cielo,
dopo lo sfacelo,
di anni distanti,
di anni assenti,
il disgelo,
mi sono commosso,
mosso,
da una compassione irrefrenabile,
insopprimibile,
travolgente,
insorgente e rivoluzionario,
è germinato,
un sentimento straordinario,
di amorevolezza,
di calore e tenerezza,
di affetto e vicinanza,
di dolcezza,
infinita,
sprigionata da quegli occhi,
azzurri come il cielo,
che milioni di volte mi hanno guardato,
ma mai scardinato per davvero.
Stavolta invece ho pianto,
come un bambino,
che vede una roccia frantumarsi,
che vede un grattacielo sgretolarsi...
Ho visto mio padre aggrapparsi,
a me,
perchè vorrebbe donarmi la sua vita,
perchè vorrebbe migliorare la mia vita
per guarnirla di tutto ciò che può,
per ornarla di tutto quanto possiede,
per farmi dono, se solo potesse,
dell'universo intero,
ed io meno altero,
l'ho abbracciato,
l'ho ammirato
e forse per la prima volta,
l'ho amato per davvero.

3 commenti:

Vale ha detto...

bravo

Sonic Young ha detto...

Grazie!

mIsi@Mistriani ha detto...

ci vuole coraggio per guardarsi negli occhi [col proprio padre] e lasciare trapelare quell'amore unico.

quando succede è un pugno nello stomaco.

e dopo si è diversi.
e guardarsi non sarà mai come prima.

Un abbraccio,Sonic.

I really don't care..

...and I guess that I just don't know