20 settembre 2013

Contrasti

La rabbia viaggia nelle nostre vene,
amene,
nel fluttuare brioso del nostro odio,
il ripudio,
della nostra essenza,
della nostra sostanza,
la riluttanza,
nell'accettare i nostri errori,
gli ardori,
delle nostre convinzioni,
le recinzioni,
che innalziamo attorno a noi stessi,
gli accessi,
che neghiamo agli altri,
scaltri,
nel negare i nostri sbagli,
le nostre colpe,
le nostre mancanze,
in circostanze sempre avverse,
disperse,
in congetture sempre nuove,
sconosciute e mai usate,
col presente preso a sassate,
ammassate,
le nostre avversioni,
affiorano,
fioriscono,
sui nostri diverbi,
superbi, orgogliosi
e guasti,
ad addobbare,
i nostri quotidiani contrasti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi ha colpito scoprire nella tua scrittura lo stesso incedere della mia, ma infondo me lo dovevo aspettare... non sono più riuscito a rispondere al tuo commento, periodo covulso, disoccupazione e 1000 progetti che stentano come al solito a decollare... anche se probabilmente ti avrei scritto solo "che tu possa avere figli diavoli e poi..." sicuro che di certo avresti capito...ritornando a parlare di tempo potrei dirti che ho la spiacevole sensazione che tenda a restringersi col passare degli anni... ricordi quelle estati infinite di quando eri un bambino? o i pomeriggi eterni che non morivano mai? più passano gli anni e più le giornate sembrano accorciarsi, fino al punto che 24 ore non bastano più.
O ancora sulla consapevolezza della propria diveristà, è al contempo, almeno per me, fonte di grande soddisfazione e depressione... ma fare finta di niente è solo un lenitivo, buono per quel che può bastare, fino a che la vita non ti morde particolarmente forte... essere umani credo non sia altro che il continuo tentativo di trovare un senso alle nostre emozioni, ma questo "trucco del mestiere" è stato immancabilmente travisato, la gente va in cerca di grandi emozioni ed è del tutto incapace di scavare nel piccolo, di ritrovarcisi, ha dimenticato che per vivere ci basta veramente poco, quasi nulla, e che per essere felice ci serve ancora meno... ed io sento che è importante fare tutto quello che mi è possibile per ricordargli che non solo è possibile vivere diversamente da così, ma che è davvero la nostra natura...siamo al mondo per amare e per contemplare, tutto il resto non è che tempo sprecato... e quanta strada bisogna fare per comprendere la reale portata di questa affermazione... ps. mi mancano le nostre chiacchierate, e non è così facile trovare in giro persone davvero profonde... mi piace pensare che un giorno ci rincontreremo con un buona bottiglia di vino, e la prima canzone che metterò non potrà che essere questa http://www.youtube.com/watch?v=yiJhL2fwm7k in ricordo dei vecchi tempi... ed ho capito sai che non siamo mica noi ad esser sbagliati, anche se il dubbio di tanto in tanto continua a venirmi... Andrea

I really don't care..

...and I guess that I just don't know