17 febbraio 2011

E i cccp non ci sono più (da un bel po')

Poche perle, brillanti,
diamanti,
che restino, che incidano,
per davvero un solco,
in mezzo all'inutilità di una puntualità,
impalpabile, che si scioglie,
nella soda,
caustica, come la tua finzione.
Che c'è un sito su internet,
dove ti aiutano a ritrovare te stesso,
e così la pianti di farti,
tutte le volte,
sogni e trip,
trip e sogni,
che poi evaporano,
come alcuni processi,
che non abbiamo niente di cui preoccuparci,
fin tanto che il frigo è pieno,
fin tanto abbiamo ancora del fieno,
per ruminare, recitare e dormire,
recitare e dormire,
sonni,
sempre più tranquilli
con sempre meno assilli.
E sogniamo ancora,
di fuggire in mongolia
o quanto meno ad eolia,
per volare via col vento
aldilà di ogni spavento.

2 commenti:

mIsi@Mistriani ha detto...

the dreamers.
anche loro si svegliano,prima o poi.

chissà,forse sogno è sempre sinonimo di incubo.perchè il risveglio è parte integrante.

[ciao sonic..]

Sonic Young ha detto...

...o forse, come ha detto qualcuno ieri sera, l'unico modo per realizzare i propri sogni è svegliarsi...

[ciao bella..]

I really don't care..

...and I guess that I just don't know