Quasi arrivati
e quasi in partenza,
da una stanza, grande abbastanza,
da starci tre anni,
tra i disinganni,
di chi ancora attende,
di chi ancora appende,
parole,
su queste aiuole
e aspetta che fioriscano,
i girasoli,
di modo che ci si consoli,
ad ammirarli,
mentre ci si perde ad annaffiarli,
bastevoli, tra gli urli,
di chi è già scappato
o non è mai arrivato,
a destinazione,
malgrado l'abnegazione,
ripassando dalla stazione,
dai vicoli arrendevoli,
sempre meno carezzevoli,
chiusi in abitacoli,
sempre meno confortevoli.
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