Ho lasciato un pezzo di me,
su quel marciapiede,
dove risiede,
quell'abbraccio infinito,
di quel giovedì sparito,
in una sera incantata,
da un bacio regalato,
di un sogno addobbato,
da un aperitivo durato,
tutta la notte,
tra magie ininterrotte,
ha segnato l'inizio,
della fine di un supplizio,
durato per mesi
e che per mesi poi è continuato,
ingabbiato,
da un sentimento sopravvento,
che mi ha portato alla deriva
e che smarrito si accaniva,
finchè si è perso,
piangendo,
giungendo,
alla fine,
di un anno,
passato ad osservare,
ma ancora si commuove
e continua a ricordare.
28 maggio 2010
13 maggio 2010
Continuare
Troppi pensieri,
voragini,
che si aprono all'improvviso
e scaraventano,
lontano ogni sorriso.
Non riesco a dimenticare
e mi odio per questo,
per ogni gesto,
che mi ritorna in mente,
inclemente, opprimente.
Gli anni sembrano giorni
e i mesi, minuti,
trascorsi ad aspettare,
qualcosa che sembra,
fuggire,
che sembra non tornare.
Da queste parti,
niente è come appare
e spesso non è facile,
continuare,
ad aspettare.
voragini,
che si aprono all'improvviso
e scaraventano,
lontano ogni sorriso.
Non riesco a dimenticare
e mi odio per questo,
per ogni gesto,
che mi ritorna in mente,
inclemente, opprimente.
Gli anni sembrano giorni
e i mesi, minuti,
trascorsi ad aspettare,
qualcosa che sembra,
fuggire,
che sembra non tornare.
Da queste parti,
niente è come appare
e spesso non è facile,
continuare,
ad aspettare.
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I really don't care..
...and I guess that I just don't know