di quanto non fossi,
tu,
che ai miei occhi eri perfetta,
come una retta,
che dritta,
puntavi al mio cuore,
e lo trafiggevi,
di notte,
di giorno,
attorno,
ai miei desideri,
in mezzo,
ai miei pensieri,
che correvano,
fuggivano,
ma alla fine della corsa,
si fermavano,
ad ammirarti,
contemplarti,
desiderarti,
come i bambini desiderano i loro giochi,
i loro regali,
per poterli scartare,
sussultare,
ed infine avere...
Così,
alla stessa maniera
ti ho voluto,
ti ho desiderato,
per poterti scartare,
per poter sussultare,
ogni giorno,
come fosse natale.